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Alimenti Gm, sicuri come quelli tradizionali

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Gli alimenti che contengono ingredienti geneticamente modificati sono sicuri come quelli tradizionali. Lo ha dichiarato allo Springfield News-Leader, quotidiano del gruppo Usa Today, Timothy Griffin, docente della Tufts’ Friedman school of nutrition science and policy di Boston (Usa) e direttore del programma “Agriculture, food and environment program”.

Il professor Griffin fa parte del gruppo di ricerca del National accademies of sciences che ha condotto il più grande studio sugli affetti degli organismi geneticamente modificati (Ogm). Insieme ai colleghi, l’esperto ha analizzato i risultati di circa 900 ricerche, realizzate negli ultimi 30 anni, riguardanti l’uso e gli effetti delle colture Gm. Al termine dell’analisi, gli scienziati hanno concluso che le colture geneticamente modificate sono sicure come quelle tradizionali.

Gli studiosi evidenziano che un cibo non-Ogm non è più salutare di uno geneticamente modificato. Le biotecnologie servono, infatti, a migliorare le caratteristica delle colture. Non solo perché ne aumenta la resa, ma anche perché rendono la pianta più resistente ai parassiti – e, quindi, meno bisognosa di insetticidi – e ne accrescono il valore nutrizionale.

Il team ha anche analizzato gli effetti del consumo di alimenti contenenti ingredienti Gm sulla salute umana. Gli Ogm sono spesso accusati, infatti, di favorire lo sviluppo di cancro, obesità, diabete, malattie renali, autismo, allergie alimentari e celiachia. L’indagine ha invece evidenziato che non esistono differenze significative tra l’incidenza di queste malattie tra gli abitanti del Nord America, dove i cibi con Ogm vengono consumati fin dal 1996, e tra i cittadini residenti nell’Europa occidentale, dove il consumo di questi alimenti è invece piuttosto raro.

 

Foto: © Alex011973 – Fotolia

redazione