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Allevamento in Europa, verso un futuro sostenibile

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Il settore dell’allevamento in Europa sta attraversando una fase di profondo cambiamento, guidato da una crescente attenzione alla sostenibilità e all’innovazione. Recentemente The Animal Task Force (ATF) un’organizzazione che promuove la ricerca e l’innovazione per migliorare la sostenibilità e la competitività del settore zootecnico europeo, ha pubblicato un nuovo documento di visione strategica. Questo “Vision Paper”, di cui lo European livestock voice (ELV) offre un’analisi, aggiorna le versioni precedenti, riflettendo gli sviluppi recenti in termini di sostenibilità e resilienza del sistema alimentare in Europa, delineando le sfide, le priorità e le strategie per promuovere l’innovazione e la sostenibilità nel settore dell’allevamento.

Il nuovo “Vision Paper” dell’ATF stabilisce priorità future, sottolineando il ruolo critico della ricerca e dell’innovazione nello sviluppo di sistemi di allevamento sostenibili. L’Europa ha un’opportunità significativa per continuare e migliorare la sua leadership nella produzione sostenibile di bestiame, sfruttando la ricerca e l’innovazione per modellare le pratiche future. Il settore dell’allevamento può essere un elemento chiave per affrontare le sfide globali legate alla sostenibilità e alla sicurezza alimentare, contribuendo a creare un futuro più resiliente e sostenibile per tutti.

Allevamento europeo, sfide e opportunità

Il documento di ATF pone una forte enfasi sul ruolo della ricerca e dell’innovazione come leve fondamentali per migliorare il contributo dei diversi sistemi di allevamento alla fornitura di prodotti animali nutrienti e sicuri, oltre a una varietà di altri beni e servizi. In particolare si concentra sugli allevamenti terrestri europei che includono ruminanti, cavalli, conigli, suini e avicoli, proponendo strategie sia per migliorare la sostenibilità dei sistemi intensivi, sia per promuovere lo sviluppo dei sistemi a basso input.

Un punto cruciale sottolineato nel documento è l’importanza di sistemi di allevamento responsabili all’interno delle catene agroalimentari sostenibili. In questo contesto viene affrontato il tema delle emissioni di metano spiegando che, contrariamente a quanto spesso percepito, le emissioni provenienti da popolazioni animali stabili non si accumulano indefinitamente nell’atmosfera, ma tendono a raggiungere un equilibrio. Ridurre ulteriormente le emissioni di gas serra può contribuire a raggiungere l’obiettivo del “Methane Pledge” fissato durante la COP26.

Nutrizione, biodiversità e ecosistemi

Il documento mette in luce come i prodotti alimentari di origine animale siano fondamentali per una dieta equilibrata, offrendo proteine di alta qualità e altri nutrienti essenziali in quantità maggiori o con una biodisponibilità superiore rispetto alle proteine vegetali. Questo è particolarmente rilevante per le fasce della popolazione più vulnerabili, come gli anziani.

Oltre al ruolo cruciale nella catena alimentare, l’allevamento può avere un impatto positivo sull’ambiente. Gli animali da allevamento sono in grado di riciclare la biomassa, utilizzare terreni marginali e migliorare la biodiversità attraverso il mantenimento dei pascoli. I servizi ecosistemici forniti dalla gestione dei pascoli vanno ben oltre il loro valore economico diretto per i sistemi di produzione animale. Questi servizi includono la conservazione del paesaggio, la gestione degli habitat e, in alcuni casi, anche il miglioramento della fertilità del suolo.

Un approccio bilanciato all’allevamento

Un argomento spesso dibattuto è la riduzione della produzione di bestiame nell’UE come soluzione a breve termine per affrontare le problematiche ambientali. Tuttavia, il documento dell’ATF avverte che un approccio troppo semplicistico che contrappone prodotti di origine vegetale a quelli di origine animale, o sistemi estensivi a quelli intensivi, dovrebbe essere evitato. Ridurre la produzione di bestiame in Europa potrebbe, infatti, aumentare l’impatto ambientale globale a causa del trasferimento della produzione in altre regioni del mondo.

L’ATF propone invece di promuovere sistemi adattati ai diversi paesaggi agricoli dell’UE, massimizzando le sinergie e soddisfacendo le preferenze dei consumatori a prezzi accessibili. In questo modo, si può garantire una produzione sostenibile che tenga conto delle peculiarità locali e delle esigenze del mercato.

Verso sistemi agroalimentari resilienti e circolari

L’allevamento supporta molti obiettivi di sviluppo sostenibile, fornendo prodotti non alimentari e contribuendo alla resilienza dei sistemi agroalimentari. Ad esempio, l’integrazione con i sistemi di coltivazione può migliorare la gestione delle risorse, ridurre le emissioni e promuovere l’agricoltura circolare attraverso il riciclo della biomassa, l’uso di fertilizzanti organici e l’utilizzo di sottoprodotti. L’allevamento può anche offrire vantaggi unici rispetto alla coltivazione delle piante, come l’occupazione in aree rurali marginali e la preservazione del paesaggio e degli habitat attraverso la gestione dei pascoli e delle siepi associate.

Innovazione e futuro

Il documento dell’ATF traccia percorsi di progresso che includono il miglioramento delle efficienze tramite un’intensificazione sostenibile, una maggiore circolarità e la diversificazione degli elementi, dalle razze al paesaggio e persino ai prodotti. Inoltre, esplora il potenziale delle tecnologie digitali come sensori, robotica, Internet delle cose (IoT) e intelligenza artificiale (AI) per migliorare l’efficienza, la tracciabilità, il benessere animale e la sostenibilità nell’allevamento.