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CoVid-19, Fao: nel 2020 produzione di carne in calo. Bene il settore lattiero-caseario

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Le conseguenze della pandemia si faranno sentire per tutto il 2020 sul mercato delle principali materie prime alimentari. Regna l’incertezza, dice la Fao, anche se l’agroalimentare continuerà a mostrare una maggiore capacità di reazione alla crisi. L’agenzia dell’Onu ha diffuso il Food Outlook con le previsioni sulla produzione e il mercato nel 2020-21. Tra i prodotti di origine animale la carne e il pesce vedranno una produzione in calo mentre andrà meglio per il settore lattiero-caseario. 

Carne

Le previsioni della Fao indicano una produzione mondiale in calo dell’1,7%, per il secondo anno consecutivo. Diversi sono i fattori che peseranno, non solo le conseguenze della pandemia, ma anche la presenza delle malattie infettive e gli effetti della siccità. La contrazione è riconducibile in particolare a una netta riduzione della produzione di carne suina (- 8%), in particolare dai Paesi asiatici colpiti dalla Peste suina africana, ma anche di carne bovina (- 0,8%) in Usa e Australia. Solo per la carne avicola ci sarà un aumento del 2,4% e, in misura più modesta, della carne ovina (0,9%).

Il commercio internazionale di carne dovrebbe invece registrare una crescita moderata (+2,4%), ma comunque molto più rallentata di quella dell’anno precedente (+6,8%) in parte per la riduzione del consumo di carne. L’aumento sarà sostenuto comunque dalle maggiori importazioni della Cina (+24%). La maggiore domanda internazionale sarà soddisfatta dall’aumento dell’export da Ue, Usa, Regno Unito e Brasile.

Sul fronte dei prezzi, da gennaio è stato registrato un calo dell’8,6%. Sono diminuiti molto i prezzi della carne ovina e poi del pollame, della carne suina e bovina proprio per le conseguenze dell’emergenza sanitaria, tra difficoltà logistiche, riduzione della domanda internazionale e aumento dei volumi di prodotti invenduti. 

Pesce

Anche il settore ittico ha dovuto subire le conseguenze della pandemia di CoVid-19. I pescherecci si sono fermati e anche gli allevatori dell’acquacoltura hanno dovuto rivedere i piani di produzione. Le precedenti previsioni sulla produzione di pesce per il 2020 sono state così riviste: per la pesca il calo previsto è del 2%, per l’acquacoltura dell’1,4%. Sul lato della domanda, la ristorazione ha fortemente diminuito le richieste di prodotti mentre sono aumentate le vendite di prodotti con una maggiore shelf life come il tonno in scatola.

Tra le specie più penalizzate sicuramente gamberetti, soprattutto in Asia, salmone, la cui domanda dovrebbe ridursi del 15% almeno, e trote per le quali non si prevedono variazioni nei prossimi mesi. Se la Cina e alcuni altri Paesi hanno in qualche modo recuperato altrove domina l’incertezza; negli Stati Uniti e in Europa la ripresa sembra più lenta, anche dopo la fine del lockdown si teme il perdurare del declino sul mercato.

Latte

Quello lattiero-caseario è l’unico a mostrare una tenuta della produzione. Nonostante la pandemia, la produzione mondiale di latte è prevista in crescita dello 0,8% nel 2020, alimentata soprattutto dai Paesi asiatici e dal Nord America. In Europa e Regno Unito ci sarà un calo correlato alla riduzione delle mandrie. La Russia, invece, vedrà un aumento della produzione così come l’Argentina, mentre il resto del Sud America dovrà fare ancora i conti con la siccità.

Dati meno positivi per l’export. La Fao prevede un calo del 4% delle esportazioni mondiali di prodotti lattiero-caseari in seguito al calo della domanda d’import: se confermato sarebbe il peggiore calo su base congiunturale in trent’anni. Per le conseguenze della pandemia Cina, Algeria, Emirati Arabi Uniti importeranno di meno e questo si rivarrà sull’export di Ue, Nuova Zelanda, Regno Unito, mentre Usa e Argentina potrebbero beneficiarne. 

La contrazione nelle importazioni di derivati del latte e l’accumulo di scorte invendute nei principali esportatori hanno esercitato una pressione al ribasso sui prezzi, uno scenario che dovrebbe confermarsi anche nei prossimi mesi. 



Foto: Pixabay

 

redazione