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Germe di grano, sì all’aggiunta nell’alimentazione del maiale

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Per ridurre i costi dell’allevamento suinicolo è possibile introdurre nell’alimentazione dei suini fino al 30% di germe di grano. Infatti secondo uno studio pubblicato sul Journal of Animal Science da un gruppo di ricercatori dell’Università dell’Illinois (Stati Uniti) l’aggiunta non modifica né le performance di crescita degli animali, né la composizione della loro carcassa, la qualità dei muscoli o quella del grasso di schiena.

 

Gli scienziati hanno testato l’effetto dell’aggiunta di germe di grano proveniente dall’industria dell’etanolo, meno grasso (16-18%) rispetto a quello prodotto dalla macinatura umida (30-40%). Indipendentemente dalla composizione del mangime, l’aggiunta del germe al 10, al 20 e al 30% non ha influenzato la qualità della carne e del grasso. “I risultati di questo lavoro dimostrano che il tasso di crescita dei maiali non sarà variato dall’aggiunta di fino al 30% di germe di grano nella dieta – ha spiegato Hans Stein, docente di Scienze Animali all’Università dell’Illinois – e che il tasso di conversione del cibo non subirà variazioni”.

 Foto: Pixabay

Silvia Soligon