Il benessere animale rappresenta una questione centrale nell’allevamento moderno, intrecciando responsabilità etiche e sostenibilità finanziaria. Secondo la newsletter di gennaio della Federazione Europea di Scienze Animali (EAAP), firmata dal Segretario Generale di EAAP Andrea Rosati, l’adozione di standard più elevati di benessere animale comporta investimenti iniziali, come l’ammodernamento delle strutture e la formazione del personale. Tuttavia, studi scientifici suggeriscono che tali spese possono essere compensate da un aumento dei ricavi di mercato, una riduzione dello stress negli animali (e quindi dei costi veterinari) e dalla soddisfazione delle aspettative dei consumatori verso prodotti più etici.
Mentre le grandi aziende agricole dispongono di risorse finanziarie sufficienti per affrontare questi investimenti, le piccole realtà zootecniche spesso incontrano difficoltà. Per supportare questi piccoli allevatori nell’implementazione delle normative sul benessere animale, è fondamentale un intervento pubblico: una proposta concreta è la creazione di un fondo pubblico dedicato, destinato a finanziare progetti per l’aggiornamento o il miglioramento delle strutture attraverso contributi a fondo perduto per l’ammodernamento di stalle e sistemi di ventilazione, prestiti agevolati per l’acquisto di tecnologie più sostenibili e corsi di formazione con esperti (veterinari, agronomi, etologi) che possano offrire assistenza tecnica.
Un esempio tangibile di supporto già disponibile è rappresentato dalle misure per il benessere animale nei programmi di sviluppo rurale finanziati dall’Unione Europea, per cui gli agricoltori che superano gli standard legali minimi ricevono pagamenti annuali proporzionali al numero di animali e all’entità dei miglioramenti introdotti, come l’aumento dello spazio disponibile, la riduzione dell’uso di antibiotici e l’offerta di arricchimenti ambientali. Per continuare a beneficiare di questi fondi, le aziende devono sottoporsi a controlli periodici sulle condizioni igieniche, sanitarie e strutturali.
La sfida principale per il benessere animale in Europa, secondo Rosati, è garantire la sostenibilità finanziaria dei piccoli produttori, specialmente nelle aree economicamente fragili. In questo contesto, è essenziale che i responsabili politici e l’industria offrano sussidi, formazione e cooperazione per promuovere il benessere animale. Con la giusta combinazione di supporto pubblico e iniziativa privata, è possibile raggiungere un equilibrio tra responsabilità etica e sostenibilità economica nel settore zootecnico europeo.