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Resistenza antimicrobica, le nuove strategie di difesa in ottica One Health

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Una piattaforma di partenariato multilaterale per contrastare la resistenza antimicrobica. E’ il nuovo progetto lanciato dal Quadripartito, ovvero l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep), l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e l’Organizzazione mondiale per la salute animale (Woah). L’iniziativa ha lo scopo di far unire le forze contro quella che è ancora una minaccia per esseri umani, animali, piante, ecosistemi e mezzi di sussistenza. La nuova piattaforma di partenariato multilaterale, presentata durante Settimana mondiale di sensibilizzazione antimicrobica, è un forum inclusivo e internazionale che riunisce voci provenienti da tutte le aree, settori e prospettive attraverso un approccio olistico e sistemico “One Health”.

La resistenza antimicrobica

“La resistenza antimicrobica minaccia la salute degli animali, la sicurezza alimentare e la sicurezza alimentare, la prosperità economica e gli ecosistemi in tutto il mondo”, ha commentato il direttore generale della Fao, QU Dongyu.

Gli antibiotici e altri antimicrobici svolgono un ruolo chiave nel successo della medicina moderna e hanno notevolmente migliorato la salute dell’uomo e degli animali. Ma l’uso eccessivo e improprio ne ha ridotto l’efficacia, con più agenti patogeni che sviluppano la capacità di sopravvivere agli antimicrobici progettati per eliminarli. Si stima che 1,3 milioni di persone in tutto il mondo muoiano ogni anno direttamente a causa della resistenza antimicrobica batterica (Amr).

Inoltre, 1,3 miliardi di persone dipendono dal bestiame per il proprio sostentamento e 20 milioni di persone dipendono dall’acquacoltura, soprattutto nei paesi a basso e medio reddito: la diffusione di ceppi resistenti di agenti patogeni influisce inesorabilmente sui loro mezzi di sussistenza, in quanto aumenta le perdite del bestiame. Le applicazioni alle colture, così come lo smaltimento improprio di farmaci e rifiuti, possono portare all’inquinamento dei suoli e dei corsi d’acqua, innescando nei microrganismi lo sviluppo della resistenza agli strumenti destinati a contenerli ed eliminarli.

L’approccio One Health

“Le sfide della resistenza antimicrobica non possono essere comprese o affrontate separatamente dalla tripla crisi planetaria- spiega il direttore esecutivo dell’Unep, Inger Andersen – la crisi del cambiamento climatico, la crisi della natura e della perdita di biodiversità e la crisi dell’inquinamento e dei rifiuti, tutte guidate da modelli di consumo e produzione insostenibili”.

La nuova piattaforma coinvolgerà e responsabilizzerà le parti interessate in tutto lo spettro One Health. Attraverso un approccio inclusivo e trasparente il forum avrà il compito di creare consenso tra le parti interessate pubbliche e private, per promuovere una comprensione collettiva delle sfide e delle opportunità della resistenza antimicrobica e prendere decisioni per contenere, combattere e invertire la rotta della resistenza antimicrobica in linea con il piano d’azione globale e i piani d’azione nazionali.

“Questa piattaforma sarà fondamentale per aumentare il profilo e l’urgenza di affrontare la resistenza antimicrobica, costruendo e mantenendo lo slancio politico e il sostegno pubblico”, ha affermato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Contribuirà a guidare il coordinamento globale in modo che la nostra risposta collettiva sia più strategica, efficiente in termini di risorse e sostenibile”.

Foto: fonte Pixabay