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Soia, verso lo sviluppo di piante resistenti ai nematodi cistiformi

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Un team internazionale di scienziati ha compiuto i primi passi verso lo sviluppo di piante di soia capaci di resistere ai nematodi cistiformi. È, infatti, riuscito a scoprire i meccanismi che questi parassiti utilizzano per invadere la pianta e per sottrarle le sostanze nutritive di cui ha bisogno per sopravvivere. È quanto emerge da uno studio pubblicato su Plos One dai ricercatori coordinati da Melissa Goellner Mitchum dell’Università del Missouri di Columbia (Usa), che spiega: “I nematodi cistiformi sono uno dei gruppi di parassiti delle piante economicamente più devastanti. Danneggiano le radici creando, al loro interno, una cellula che prosciuga le sostanze nutritive. Questo determina l’arresto della crescita e l’avvizzimento della pianta, causando il calo del rendimento della piantagione”.

Nel corso della ricerca, durata 15 anni, gli studiosi hanno utilizzato tecnologie di sequenziamento estremamente sofisticate, che hanno permesso loro di scoprire la tecnica usata dai nematodi per “rubare” il nutrimento alle colture. Hanno scoperto che questi parassiti producono una molecola capace di replicare le sembianze delle cellule staminali vegetali utilizzate per creare i “percorsi vascolari”, necessari per il trasporto delle sostanze nutritive in tutte le zone della pianta. La cellula realizzata dai nematodi risulta in grado di sostituire le staminali vegetali, riuscendo così a sottrarre il nutrimento alla pianta.

Per confermare le loro ipotesi, gli autori hanno applicato la molecola prodotta dai parassiti alle cellule vascolari di un esemplare di Arabidopsis, un tipo di pianta spesso usata nella ricerca sui vegetali. L’esperimento ha dimostrato quanto rilevato in precedenza. Ma gli scienziati hanno anche provato a eliminare dalla pianta i geni impiegati per segnalare le cellule staminali. Hanno così scoperto che la modifica genetica aveva compromesso la capacità dei nematodi di prosciugare il nutrimento del vegetale. Secondo gli esperti, questo significa che potrebbe essere possibile creare piante capaci di resistere all’azione dei parassiti.

Foto: © Mopic – Fotolia.com

red.