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Usa: cresce produzione di mais, diminuisce quella di soia

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Nonostante il calo delle superfici destinate alla coltivazione del mais negli Usa, la produzione statunitense del cereale ha raggiunto valori record, superando di 26 milioni di bushel le previsioni effettuate il mese scorso. Lo evidenzia il rapporto “World agricultural supply and demand estimates (Wasde)” pubblicato il 12 gennaio dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda), secondo cui le scorte finali di mais dovrebbero raggiungere i 40 milioni di bushel. L’Usda precisa che la produzione di mais ha stabilito un nuovo rendimento record pari a 176,6 miliardi di bn bushel per acro. I prezzi medi stagionali del cereali sono stati fissati intorno ai 3,25 dollari, e secondo gli analisti dovrebbero rappresentare i più bassi registrati negli ultimi 11 anni.

La produzione di soia negli Stati Uniti dovrebbe invece diminuire di 33 milioni di bushel rispetto alle stime precedenti, fermandosi a 4.392 miliardi di bushel. Secondo l’Usda sono in calo anche le esportazioni del legume, a causa dei ritardi nelle vendite e dell’aumento della concorrenza. In particolare, l’export della soia dovrebbe scendere dell’1% rispetto al 2017, per un valore di circa 65 milioni di bushel. Il Dipartimento ha poi rivisto al rialzo le stime sulle scorte finali della soia, che dovrebbero raggiungere i 25 milioni di bushel. Per quanto riguarda le quotazioni del legume, il prezzo medio stagionale dovrebbe attestarsi tra i 295 e i 335 dollari a tonnellata.

L’Usda stima che dovrebbero crescere di 29 milioni di bushel anche le scorte finali di grano statunitense, a causa della riduzione dell’utilizzo del cereale e dell’aumento delle sue forniture. L’impiego del grano è, infatti, diminuito di circa 20 milioni di bushel. Circa 32,6 milioni di acri di terreno sono stati coltivati con il grano invernale, rispetto alle previsioni di 31,4 milioni di acri. Le esportazioni del cereale sono rimaste stabili.

 

Foto: Pixabay

redazione